INQUINAMENTO ACUSTICO
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Aerei che sfrecciano nel cielo, le sirene delle ambulanze, i clacson e i martelli pneumatici, lo scoppio dei petardi, il passaggio di motociclette, treni, metropolitane, mezzi pesanti e auto in velocità. La sensibilità ai rumori varia da persona a persona, ma esiste una soglia di tolleranza valida per tutti oltre la quale si possono originare danni psicofisici. La soglia di rischio è stata individuata intorno agli 80 decibel, ma l'Oms raccomanda di stare al di sotto dei 65 di giorno e dei 55 di notte (in Italia l'inquinamento acustico medio si attesta sui 70 decibel di giorno e 65 di notte): già a 90 si avverte fastidio e a 120 compare dolore, capogiro, nausea e sordità temporanea. Un rumore molto elevato oltre i 120 decibel può provocare traumi irreversibili per l'orecchio. Inoltre le conseguenze dannose dei rumori si sommano nel tempo: un suono continuo potrebbe essere dannoso già a partire dagli 80 decibel. L'esposizione al rumore può avere anche effetti extrauditivi che vanno ad interessare tutto il corpo, come l'aumento della pressione arteriosa, della frequenza cardiaca, dell'ansia, dell'insonnia e dell'irritabilità.
L'orecchio
È una macchina meravigliosa, straordinario incastro di chiocciole, timpani, trombe e martelli, capace di intercettare il suono più debole e indefinito e di tollerare rumori improvvisi e intensi. Purtroppo sono tante e spesso insospettabili le insidie che ne minacciano il perfetto funzionamento, dal traffico insostenibile delle nostre città alla musica assordante delle discoteche ai walkman a tutto volume. Se nella "Jungla" dei rumori ciascuno di noi potesse chiudere un orecchio.
Rumori eccessivi
Un italiano su dieci accusa problemi all'udito causati dal rumore eccessivo. Ma quali rumori possono considerarsi eccessivi? "L'esposizione al suono della discoteca può creare un fenomeno d'affaticamento dell'apparato acustico con diminuzione temporanea dell'efficienza uditiva - afferma Federico Banci, specialista in otorinolaringoiatria presso l'ospedale "Fatebenefratelli" di Milano -. Si tratta di un'alterazione quantitativa e qualitativa della percezione uditiva che generalmente torna alla normalità in breve tempo, tranne casi "sfortunati" in cui il trauma acustico si traduce in vero e proprio danno a carico della parte neurosensoriale dell'orecchio. Più insidioso è l'ascolto della musica in walkman perché di tipo continuativo, anche se non raggiunge i livelli d'intensità sonora della discoteca. Il traffico cittadino interessa invece in misura minore l'orecchio mentre può originare seri disturbi emotivi. Poi ci sono i casi limite in cui il trauma acustico è provocato da rumore di breve durata ma d'intensità molto forte o da un'esposizione prolungata a rumori forti tipica d'alcune professioni".
Giochi pericolosi
Giochi pericolosi muniti di sirene e
clacson, strumenti musicali con volume regolabile, sonagli e
carillon "isterici". "Armi" letali per i bambini, soprattutto nel
primo anno di vita, quando lo sviluppo dell'udito è particolarmente
delicato.
Mura impiccione
Lasciano trapelare tutti i rumori del circondario. Spesso e volentieri è colpa dei materiali da costruzione se le capacità d'isolamento delle pareti sono nella maggioranza dei casi minime (il mattone forato è un esempio). Il materiale ideale per garantire l'isolamento acustico è il sughero in pannelli dello spessore di 2 centimetri da applicare alle pareti e al soffitto. In mancanza ovviare con tende, tappeti e tappezzeria. I tessuti attenuano le vibrazioni sonore.
Fonofobia
Tra le innumerevoli fobie umane ce n'è una che forse è meno conosciuta. Si chiama fonofobia, è la paura dei suoni e insorge in soggetti che temono l'esposizione ad alcuni suoni che ritengono potenzialmente lesivi. In realtà siamo tutti un po' fonofobici nei confronti di singoli rumori, ad esempio il suono di una sirena o il fischio di un treno in corsa. Ma se la fonofobia si traduce in fastidio per tutti i suoni, può portare all'iperacusia. Come tutte le fobie si supera eliminando la paura.
Mi fischiano le orecchie
Sia nel caso di danno uditivo grave sia in
caso d'alterazione uditiva temporanea l'acufene è l'espressione più
fastidiosa del disturbo. "Si tratta di una sensazione uditiva
avvertita dal soggetto in assenza di una reale stimolazione sonora
esterna", dice Banci e può presentarsi sotto forma di fischio
sottile, di ronzio o di rumore pulsante, in ogni caso
fastidiosissimi e talvolta di difficile sopportazione, soprattutto
in condizioni di silenzio assoluto. "L'impatto dell'acufene sulla
vita del soggetto è sicuramente negativo anche se la tollerabilità
dell'acufene è molto soggettiva, c'è chi non riesce a distogliere
l'attenzione da esso e chi reagisce invece ad abituarsi. È comunque
una scomoda compagnia che può durare per tutta la vita".
Nuoce gravemente alla salute…
È stato scientificamente provato che esiste una correlazione tra il fumo in gravidanza e le patologie dell'orecchio medio. Da uno studio effettuato su un campione di oltre 8000 donne in gravidanza è emerso che i figli delle fumatrici, controllati fino all'età di 5 anni, hanno sviluppato infezioni acute all'orecchio, tanto più gravi quanto maggiore è stato il numero di sigarette fumate dalle madri in dolce attesa.
Sordità in alta quota
Attenzione a scalare in velocità la cima di una montagna, ad esempio in auto o in funivia. La rapida decompressione derivante dall'aumento di quota induce una sensazione di fastidio all'orecchio che può degenerare in sordità temporanea. L'orecchio è, infatti, un organo molto sensibile alle repentine modificazioni atmosferiche.
Lavoro e udito
Esistono occupazioni pericolose per l'udito. Cosa risaputa persino dagli antichi Sabini che già nel 600 a.C. allontanavano, al di fuori dell'abitato cittadino, professioni rumorose come la lavorazione dei metalli. Rischiano grosso certi lavoratori alle prese con macchinari troppo "sonori": le patologie professionali determinate dall'esposizione prolungata ad elevate intensità di rumore rappresentano in Italia il 50 per cento delle malattie indennizzate dall'Inail. E, generalmente, si tratta di danni uditivi permanenti.
Cellulare usarlo o non usarlo?
Niente di nuovo sul fronte cellulare. Non è stato, infatti, dimostrato con assoluta certezza l'impatto dannoso dell'uso del cellulare sulla salute generale dell'individuo e in particolare dell'udito. Basandosi sulle conoscenze finora acquisite non c'è pertanto ragione di temere il telefonino, anche se alle radiazioni che emette sono attribuiti effetti dannosi per la salute, tra cui l'aumento del rischio di tumore al cervello. Nel dubbio, e nell'attesa che il "nodo" sia sciolto, conviene far ricorso all'auricolare che tiene lontano dalla testa le onde elettromagnetiche emesse dall'apparecchio, riducendo la quantità di radiazioni assorbite dal cervello.
Il consiglio
Si consiglia dapprima un semplice esame
dell'udito: se questo rivela qualche anomalia proseguire con altri
accertamenti. E di prestare inoltre molta attenzione ai primi
sintomi d'alterazione della capacità uditiva. |